Niente pesce fresco adriatico in tavola per il blocco della pesca da oggi 6 al 27 agosto, lungo la costa da Trieste a Rimini, e fino al 17 settembre da Pesaro a Bari.
Lo annuncia la Coldiretti Impresapesca sottolineando che il provvedimento ha l'obiettivo di garantire il ripopolamento dei mari, dopo un 2011 che ha visto il pescato in calo del 38%.
"Questo è un segnale che forse questa misura così come strutturata non funziona, non va", commenta il responsabile di Coldiretti Impresapesca, Tonino Giardini che definisce il blocco "una necessità per salvare il settore anche se dolorosa per le vacanze".
Per evitare di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotti stranieri e congelati, si può cercare il pesce fresco italiano delle zone dove non è in atto il fermo pesca, degli allevamenti nazionali o della produzione locale con barche delle piccola pesca (che possono operare).
Tra le specie "salva-grigliaté" ci saranno un po' di alici e di sarde, spigole e orate d'acquacoltura e crostacei e molluschi del Tirreno e dello Ionio. Non mancheranno, invece, vongole e cozze.
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