
Tutto questo al via di “Cibus”, il salone internazionale dell’agroalimentare di scena a Parma da oggi al 10 maggio, by Federalimentare e Fiera di Parma (www.cibus.it). Un settore fondamentale tanto per l’impresa privata che per il settore cooperativo, che incide per il 24% sul fatturato dell’industria di trasformazione alimentare del Paese, con il 26% delle realtà presenti sui mercati esteri, con punte del 58% nel settore vitivinicolo e del 39% nell’ortofrutta.
E se nel vino, ricorda ancora Coldiretti, la quota delle esportazioni ha addirittura superato in valore (4,4 miliardi di euro) quella del mercato interno, a crescere di più all’estero sono stati i settori più tradizionali del made in Italy come i formaggi, a partire da Grana e Parmigiano Reggiano che sono i più esportati con una crescita del 21%, ma anche il vino (+12%), l’olio di oliva (+9%), la pasta (+8%), i prodotti da forno (+7%) e di salumeria (+7%). E, pur con qualche difficoltà sul mercato interno, e con un leggero calo nel numero delle imprese, degli addetti e della produzione nel 2011, il fatturato è previsto in crescita, nel 2012, del 2,3% secondo le stime di Federalimentare. Un comparto, l’agroalimentare, “fondamentale per il rilancio del Paese - ha detto il Ministro Catania - di cui per molto tempo
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