giovedì 26 aprile 2012

IL VINO ITALIANO FRENA IN USA, MA E' SEMPRE PIU' AMATO...

What’s up in Usa? Il vino italiano, che aveva chiuso il 2011 da leader incontrastato in quantità (+13% sul 2010) e valore (+16%), nel primo bimestre 2012 sembra aver subito una brusca frenata nell’export negli States: -6% in volume, e -10% in valore sul 2011. E così il Belpaese, che mantiene il primato del valore, con 181.145 dollari nei primi due mesi, viene scavalcato da Australia e Cile sul podio delle quantità.

Tuttavia, va detto che 1 bottiglia su 5 di vino straniero venduto negli Usa è italiana (20,4%), e che 1 dollaro su 3 speso per comprare nettare di Bacco non americano (29,5%) si colora di made in Italy. A dirlo sono i dati dell’Italian Wine & Food Institute, diretto e condotto da Lucio Caputo e Jacopo Biondi Santi.

Nondimeno, la contrazione delle esportazioni italiane è in contrasto con il +31,4% in quantità e il +9,4% in valore delle importazioni vinicole statunitensi nel loro complesso. In controtendenza, per l’Italia, le bollicine, che continuano a crescere sul 2011 dell’8,3% in quantità e del 4,4% in valore, su una media Usa del 10,3% in volume e dell’1% in valore.

Certo, viene da chiedersi se questa frenata sia figlia di una concorrenza sempre più agguerrita sul prezzo da parte di australiani e sudamericani, o di un’onda lunga della crisi che spinge gli americani ad acquistare vini sempre più economici (il prezzo medio all’origine per litro dei vini in bottiglia importati è stato di 5 dollari per i vini italiani, sui 3,4 per gli australiani, i 3,9 per i cileni e i 4,3 per gli argentini - capitolo a parte i francesi con 9,6 $ -), o semplicemente di scorte da smaltire di vini italiani, che sul consumatore non sembrano perdere appeal, tanto che sono sia i più scelti in assoluto al ristorante, secondo un’indagine della rivista “Wine & Spirits Magazine”, sia gli unici stranieri (insieme a Cile e Argentina) a crescere nella gdo (a +3,7% sul 2011 nel complesso, dati Nielsen Company), dove l’Italia rimane al primo posto tra i vini non americani per valore (837 milioni di dollari venduti tra gennaio 2011 e gennaio 2012).

Fonte: winenews.it

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