mercoledì 14 marzo 2012

IL SETTORE VITIVINICOLO IN ITALIA

In occasione del Vinitaly (Verona 25/28 Marzo prossimi), riportiamo un estratto di una relazione sul settore del VINO  in Italia, relativo all'anno  2011.

I dati sono significativi ed evidenziano ancora di più quanto sia importante l'export per le nostre aziende del settore.






I numeri della vitivinicoltura italiana, un settore che trova a Vinitaly la sua vetrina promozionale e commerciale.
Aziende vitivinicole:  383.645, pari al 23,5% del totale delle aziende agricole italiane
Ettari a coltura: Oltre 632.000

Dimensione media della coltivazione viticola: 1,6 ettari
Occupati: 700.000 (1,2 milioni considerato l’indotto primario)
Occupati vendemmia: 210.000, di cui il 15% stranieri
Produzione 2011: 40,3 milioni di ettolitri (-14% rispetto al 2010); oltre il 60% della produzione è destinato alla produzione dei 334 vini doc, 74 docg e oltre 110 Igt.

Rispetto al 2010, il 2011 ha fatto segnare una frenata della produzione del 14%. A causa di un’annata sfavorevole dal punto di vista delle quantità, la vendemmia in Italia ha consentito l’imbottigliamento di poco più che 40 milioni di ettolitri.

Export nei primi 11 mesi 2011: 23 milioni di ettolitri

Fatturato dei primi 11 mesi del 2011: oltre 4 miliardi di euro, contro 3,7 miliardi di euro nell’intero anno 2010. Il vino rappresenta la voce più importante dell’export agroalimentare

Il vino italiano conferma il proprio ruolo di leader nell’export internazionale, con una quota di mercato mondiale di circa il 22%. Nel mondo, più di una bottiglia su cinque, infatti, "parla" italiano.

I principali mercati di sbocco sono quello tedesco, inglese, americano e canadese, ma buoni importatori sono anche la Svizzera e alcuni Paesi nordici. Tra i Paesi emergenti, in buon progresso Russia, Cina e Giappone. Negli Usa l’import dall’Italia rappresenta un terzo delle importazioni complessive, sia in quantità che in valore.

Consumi interni: -1%

Mentre le etichette italiane collezionano successi nel mondo, in patria si beve di meno, con una contrazione dell’1% rispetto a un anno fa. Un fenomeno che conferma una tendenza in atto che ha visto calare il consumo pro capite di 12 litri negli ultimi 15 anni, passando da 55 a 43 litri. In compenso gli italiani cercano sempre più la qualità, con le vendite di vini a denominazione di origine cresciute del 2%.

Elaborazione Servizio stampa Veronafiere/Vinitaly, fonte Oiv, Istat, Assoenologi, Uiv

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