La mozzarella non trova pace Dop o non Dop. Di bufala o meno, ogni anno i giornali si riempiono di brutte storie di frodi di questo prodotto tra i simboli dell’Italia come della cucina mediterranea. Il 2008 fu l’anno delle mozzarelle di bufala alla diossina. Un episodio doloroso a cui si aggiunse la triste storia del 2009 nel Casertano delle bufale dopate con la somatotropina, ormone della crescita impiegato per produrre più latte e con effetti cancerogeni sull’uomo. E sempre nel 2009 il Consorzio di tutela venne commissariato dopo che il presidente, l'imprenditore Luigi Chianese, venne sorpreso ad annacquare il latte.
Nel 2010 si diede il via alle cd "mozzarelle blu". Non di bufala, ma agli occhi dei consumatori sempre di mozzarella si tratta. Gli italiani hanno così conosciuto il famoso batterio Pseudomonas Fluorescens. Non pericoloso per la salute, ma che rende le mozzarelle non commestibili.
E poi ci sono le contraffazioni che colpiscono colpiscono soprattutto il marchio Dop della bufala campana. I casi riportati nel rapporto Italia a Tavola raccontano soprattutto di mozzarelle di bufala falsamente qualificate a denominazione, principalmente perché la materia prima, ovvero il latte, risulta contraffatto in merito alla sua origine o natura.
Ricordiamo come il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari – Nuclei Antifrodi ha eseguito nel 2010 controlli straordinari allorquando, su sollecitazione delle stesse organizzazioni di produttori, è stato necessario monitorare con particolare attenzione la filiera della Mozzarella di Bufala Campana DOP in relazione alle segnalazioni di possibili inserimenti nella filiera di pratiche non conformi al disciplinare di produzione.
Fonte: Nac
- Il 16 marzo 2011 il personale dei Comandi provinciali di Benevento, Campobasso e Caserta del Corpo forestale dello Stato hanno sequestrato oltre un quintale di mozzarella di latte di bufala contraffatta, messa in vendita e spacciata per Mozzarella di Bufala Campana DOP. Uno dei lotti, posto sottosequestro, è risultato essere stato confezionato con latte di bufala proveniente da allevamenti delle zone di Milano e Novara quindi non appartenenti quindi all’areale di produzione del latte ammesso per la Mozzarella diBufala Campana Dop.
- Il 22 dicembre 2011 i militari del NAC di Salerno hanno bloccato invece 2.000 kg di latte di bufala, deiquali non veniva rinvenuta idonea documentazione attestante la tracciabilità. Da segnalare, a settembre 2011, l’operazione del Corpo Forestale ITALIAMO: 14 persone indagate, 3 regioni e 6 province coinvolte, 30mila confezioni di mozzarella sequestrate. Gli uomini del Corpo hanno infatti scoperto documentazione relativa ai 465.800 chilogrammi di latte per la produzione di mozzarelle a marchio italiano ma prodotte anche con latte di origine francese, belga e lussemburghese.
A casi come quelli descritti si aggiunge il fenomeno dell’italian sounding che, come per molti altri prodotti simbolo del buon Made in Italy italiano, maschera la frode sotto nomi di fantasia e italianeggianti come la "buffalo mozzarella".
In questo caso si tratta di prodotti italiani ma che non rientrano nel disciplinare della Dop e non hanno, quindi, le caratteristiche del prodotto certificato. Difficile per il consumatore straniero percepirne le differenze in termini di qualità, legame col territorio e prezzo.
Lo scenario è quello di un prodotto simbolo della qualità alimentare e del territorio italiani posto sotto assedio dai contraffattori. Si tratta di un grave danno alla salute dei consumatori (in alcuni casi), al mercato e ai produttori onesti, e all’immagine del nostro Paese. Vale la pena ricordare che la mozzarella di bufala ha ottenuto il riconoscimento nazionale nel 1993 e quello europeo nel 1996. Secondo quanto riportato nella "Relazione sulla contraffazione nel settore agroalimentare 2011" il volume di affari del comparto è pari a 500 milioni di euro al consumo e a circa 300 milioni alla produzione. L’esportazione ammonta al 20 per cento circa del prodotto. Tra le Dop del Belpaese si posiziona al quinto posto tra i primi dieci prodotti per fatturato alla produzione valore che nel 2010 ammontava a 290 milioni di euro.
di Silvia Biasotto
Fonte: "Contraffazioni e truffe "Italia a Tavola 2012",
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