QR-code |
Lo ha detto anche il presidente del Consiglio Mario Monti: "la contraffazione del made in Italy a tavola vale 50 miliardi di euro all’anno". E così, per le aziende del wine & food italiano, è sempre più importante investire anche in sistemi anti-falso.
Aggiornandosi costantemente, perché la ricerca in materia è continua e a caccia di soluzioni via via più efficaci. Un caso italiano di eccellenza, in questo senso, è la Modulgraf, l’azienda di Castelfranco di Sotto (Pisa) produttrice di stampati commerciali, che, con la collaborazione della Esa Automazioni, ha studiato il progetto "Sono".
Un pacchetto "all-in-one", soprattutto per le cantine, che comprende etichette stampate con numero QR-code, un programma software avanzato per la gestione logistica e
la tracciabilità, la strumentazione per la lettura dei codici, l’eventuale aggiornamento del sito web e la possibilità di modificare la linea d’imbottigliamento per la gestione automatizzata del sistema.
In parole semplici, il QR-code stampato nelle etichette può essere letto da un semplice smartphone ed è in grado di inviare in tempo reale il codice della bottiglia al servizio clienti per capire all’istante se il vino è originale o falso, accedere alle informazioni sulla filiera, tracciarne la provenienza ed essere a conoscenza dei dati sensibili che il produttore avrà immesso nella banca dati.
Una tecnologia che non solo non è antagonista con il sistema Rfid in radiofrequenza (un piccolo chip elettronico incorporato nel retro etichetta della bottiglia, sulla scatola o cartone che la contiene, a cui viene associato un numero identificativo unico e collegato al congegno elettronico presente nella linea di etichettatura), già adottato da molti wine merchant di Bordeaux o da cantine di vini top come Tenuta dell’Ornellaia, ma può esserne addirittura alleata.
Perché la lotta alla contraffazione non è mai abbastanza.
Fonte: winenews.it
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